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Fahrenheit 451
L’adatttamento teatrale del romanzo Fahrenheit 451 di Ray Bradbury del 1950 segue la sceneggiatura di François Truffaut per lo spettacolo omonimo. L’unico elemento di scena è costituito da una struttura a tre pareti, una scatola che richiama il dispositivo televisivo.
Quando la scatola è chiusa, si vive l’ambiente domestico: ogni parete diventa schermo, proiettando l’alienazione dei personaggi, come in un’isola di incomunicabilità. L’occhio dello spettatore sorveglia i personaggi attraverso la scatola.
Quando la scatola è aperta, la scenografia diventa una piattaforma:
le coordinate spaziali mutano per seguire i personaggi fuori dall’ambiente domestico. La trama si apre al regime della possibilità.




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