Monstrum (mutatio urbanis) è una narrazione mitica realizzata con l’archivio di immagini di piante spontanee urbane di Sonia Arienta. L’installazione si presenta come un sipario/schermo che non cela ma racconta. Esso funziona come le cartografie straripanti descritte da Félix Guattari ne Le tre ecologie, il cui intento è quello di creare nuove narrazioni per sfuggire all’ordine delle cose. Le piante infestanti ai margini delle strade in questo racconto diventano protagoniste di un mito e riunite mostrano l’immagine di un collettivo mostruoso.

 

La narrazione diviene strumento di rieducazione visiva e di approccio verso un nuovo paesaggio mutante.