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Sogno d'una notte di mezza estate

Per la sua rappresentazione teatrale, la scenografia del Sogno è composta da tre spazi deputati: il castello reale, la casa dei popolani e la foresta fatata.

“L’inconsistenza e fragilità della radice dell’amore” (L. Ronconi) è enfatizzata dalle sculture mobili di Calder, che caricano l’evanescenza dei sentimenti con l’ironia del caso. Rispetto agli originali, le sculture astratte sono progettate in modo da emanare luce dall’interno, diventando

elementi autonomi.
Unico elemento fisso è la luna, la quale richiama la dimensione onirica accompagnando lo svolgimento degli atti.

“Amanti e pazzi hanno un cervello così fervido, una fantasia così fertile, che concepiscono più di quanto la fredda ragione possa comprendere.”

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